Pareri & Recensioni

Rassegna Stampa

LISA, la fiaba dalle tinte dark

LISA, la fiaba dalle tinte dark

Vi posto uno stralcio dell’intervista che mi ha fatto Michele Bruccheri per il sito web “La Voce del Nisseno”. Per leggere l’intero articolo vi rimando al link [Intervista completa]

…“Scrivo tutto quello che vedo nelle mie visioni e le sensazioni che porto nel cuore”, dichiara al microfono del nostro periodico d’informazione La Voce del Nisseno. A distanza di sei anni, torno ad intervistarla. Il suo ultimo “parto” letterario è il libro “Lisa” (Onirica Edizioni), una fiaba dalle tinte dark. Una storia delicata, “un fiore onirico” sia per ragazzi che per adulti. La sua scrittura risulta essere lirica, ipnotica, surreale. Racconta efficacemente i sentimenti, con precisione e in modo tagliente. La nuova fatica letteraria riscuote ancora, a distanza di alcuni mesi dall’uscita, un grande successo e convinti apprezzamenti.      

Dopo quasi sei anni, t’intervisto nuovamente. E con grande piacere. Lo scorso anno, hai pubblicato il libro “Lisa” (Onirica Edizioni). Di cosa si tratta?

Anche per me è un piacere essere di nuovo qui, ne è passato di tempo, sono successe tante cose… LISA è una fiaba dalle tinte dark rivolta sia ai ragazzi che agli adulti. E’ una storia delicata, è un fiore onirico, uno tsubaki dai petali neri striati del bianco-percepire germogliato nella mia immaginazione. Attraverso la storia, conduco il lettore in un mondo ‘capovolto’ dove gli abitanti vivono di notte e di giorno dormono. La protagonista è una bambina di nome Lisa e i suoi amici sono dei ragazzi in fase preadolescenziale. Ciascuno, lei compresa, ha una sua peculiarità e modo di vivere, possiede abitudini e vizi da cui non riesce a divincolarsi, c’è un perché… In questo mondo capovolto nessuno è omologato alla massa e ogni diversità è accettata. E gli occhi ingenui di Lisa non conoscono cattiveria, preconcetti o pregiudizi, accetta ogni cosa con dolcezza, anche la più assurda. Per lei è normale l’anormalità. In questo libro ci sono dei riferimenti storici, non mancano gli elementi poetici, la moda, rime e pensieri che volano come farfalle qua e là nelle pagine di questo libro-fiore tsubaki… LISA è un fiore nato di notte, nella solitudine della mia stanza, sotto gli effluvi dell’incenso al sandalo che bruciava inebriandomi… [prosegui la lettura]

Il Resto del Carlino

Articolo apparso sul il Resto del Carlino del 9 Maggio 2015, in merito all’evento “Armonia e poesia del colore in un mondo di silenzio”, svoltosi a Villa Bestrice, nel comune di Argelato.

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Modamorte – Erika Polignino

Ho molto esitato prima di scrivere qualcosa su questo libro diverso, nel senso che il genere che lo identifica è abbastanza raro nel panorama della giovane narrativa italiana che mi sono trovata a leggere e frequentare e dunque mi è a lungo sembrato di non essere adeguata a recensirlo; poi, spinta anche dall’autrice, provo a guardare con i miei occhi questa scrittura originale, assolutamente innovativa, tra le cui righe si coglie un desiderio di innovazione/trasgressione, che non è solo legato al contenuto, scabroso e provocatorio, ma proprio alla modalità espressiva, tra il trash e il volutamente lirico, emulsionati e alternati, che Erika Polignino insegue in tutto il suo lungo romanzo… [prosegui la lettura]

Modamorte, intervista a Erika Polignino

Una città, Milano; una studentessa di moda, Musette: arte e desideri di vita nel romanzo della scrittrice Erika Polignino. Un racconto che si legge senza pause, in una città metropolitana abitata da figure notturne che si incontrano nelle sale buie di una discoteca. Da li inizia il viaggio della protagonista, della sua amica nel borgo medievale dove troverà se stessa… [prosegui la lettura]

L’arte di vestire la Morte

Modamorte parla di arte del vestire la ‘morte’ non nel senso terrificante in cui gli abiti sono neri e patetici ma di abbellirla e di sublimarla nella speranza di un ‘oltre’, di un prolungamento di Sé. È nel dolore che nascono opere uniche, dell’assoluto, e lo stesso vale per la creazione dei vestiti”. Erika Polignino – scrittrice e, tra l’altro, collaboratrice culturale del Moonlight Festival, unico evento wave in Italia-  riassume così il cuore del suo romanzo Modamorte, storia di tabù e crescita per una giovane eccentrica milanese, Musette, appassionata di creazioni sartoriali, folletti, eccessi e ancora tanto di sé da capire ed esplorare. Il libro, pubblicato da Mursia, è una storia ‘terrificante’ solo nell’idea (una giovane che scopre la propria realizzazione artistica nel preparare abiti per defunti), perché tra le pagine ci sono più passioni, oggetti, colori e sentimenti (vivi) di quanto la trama dai toni dark lasci supporre. La protagonista parte da Milano per arrivare in un piccolo borgo medievale delle Marche, un percorso fisico e spirituale alla ricerca di un proprio equilibrio e – come si usa dire – di “un posto nel mondo”. Non è scontato che lo trovi… [prosegui la lettura]

Recensione su Rosaselvaggia

Con Modamorte Erika imbocca invece una strada diversa e più di nicchia, quella di un vero e proprio romanzo “gotico” o “dark”, come preferite. La prima parte della storia è ambientata nella Milano dei nostri giorni, le protagoniste Musette e Miyako sono due studentesse d’arte, che nel passaggio dall’adolescenza all’età adulta cercano di affermare la loro individualità in una società dove sembra esserci posto solo per l’omologazione…[prosegui la lettura]

Modamorte su CriticaLetteraria

A metà tra una bambina desiderosa di peluches e una giovane donna che sa bene cosa vuole, Musette è volitiva, determinata e affascinante, col look da bambina procace e le labbra carnose, una lolita dark coi codini, è sempre in cerca della sua ispirazione, non si accontenta di sopravvivere e solo quando crea qualcosa di nuovo riesce a sentirsi viva… [Prosegui la lettura]

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